lunedì 17 settembre 2012

Il primo giorno

Secondo i miei programmi ora dovrei stare a spicciare velocemente casa e mettermi a lavorare sfruttando queste due ore di... oddio parola strana, oddio parola nuova... di libertà. 
Sarà un pò che quasi non ci ero più abituata, sarà che non sapevo nemmeno prevederla bene 'sta mattinata e quindi nei miei pensieri l'avevo riempita di un sacco di cose, ma ecco tutta l'efficienza che mi ero prospettata mi sta abbandonando per qualche minuto. Ora mi riprendo eh. E riparto a mille. 
Voglio però restare qualche minuto in questo "limbo"...
Perché effettivamente questa mattinata lo è, piena di un sacco di cose. Tante e così contrastanti che faccio fatica a districarle, e ci resto incastrata dentro per un pò. Me le godo, me le vivo, non torneranno, mai uguali.
L'aria è piena di novità, freschezza, libertà, dubbio, agitazione, prospettive, tenerezza, preoccupazione, voglia di fare. Emozione.
E io mi prendo tutto, tutto insieme, così.  

Le ho viste anche sulla sua faccetta furba tutte queste sensazioni mischiate: nello sguardo che in pochi secondi passava dall'entusiasmo al panico, e viceversa. Non lo sapeva bene nemmeno lui cosa aspettarsi, e io gliel'ho spiegato che era normale essere un pò nervosi, e che se piangere lo faceva sentire meglio poteva farlo ma anche che non avrebbe cambiato le cose con i capricci. Non so se ho fatto bene.
Lui è arrivato tutto contento a scuola, entusiasta non vedeva l'ora di salutarmi ed entrare in classe: "Mamma, un bacetto e vado eh!". 
Poi vabbè ha cominciato a capire come stavano le cose e vedeva bimbi disperati...e s'è fatto venire i suoi dubbi, ed è tornato sulla porta da me: " Ok, mamma possiamo andare: ho giocato un pò e mi sono annoiato adesso.".
Ehm...no...
Però poi è bastato un bambino che passava col suo bicchierino rosso e la sua acqua a fargli tornare la curiosità di quel posto; ed è anche bastato uno sguardo alla porta con me che andavo via per fargli tremare la voce in un "Non bbojo stare qua!". Acchiappato dalla maestra prontamente che mi intima di andare. Porta chiusa. Via.

Camminando da sola verso casa sono cominciate a salirmi addosso tutte le sensazioni del mondo: - Oddio, cammino da sola alle 9 di mattina! Euforia! Oddio ho tantissime cose da fare, da dove comincio? Oddio, starà piangendo, SICURO. Però che bello, gli amichetti nuovi. Certo però 'ste maestre come saranno...Oddio 28 bambini per classe, ma come si fa? Boh vabbè in qualche modo si farà...pure noi eravamo tanti..no? Boh... Allora da dove comincio ora? La ricarica! Mi serve la ricarica.-
Entro, faccio la ricarica.

E prendo un chupachuppsss.

Nessun commento:

Posta un commento