martedì 12 giugno 2012

I just don't know what to...


...do with myseeeeeelf... 
Soprattutto a lungo termine (ma chi lo sa davvero?).
E soprattutto non è questo il giorno in cui voglio pensarci.

Lo faccio o non lo faccio,il bilancio? Quella cosa fortemente ansiogena che si fa ogni tanto nella vita, tipo il tagliando della macchina, in cui controlli a fondo se c'è qualcosa da riempire, qualcosa da cambiare, qualcosa da buttare.
No, grazie. Non lo faccio, non oggi.
A dire il vero io lo faccio fin troppo spesso, il “tagliando”; mi viene spontaneo, e ne esco sempre molto provata. Che io se le cose non le faccio fatte bene mica le faccio. E quindi, è una vita che mi “provo”, oggi fateme rilassà!

Sì, perchè chi l'ha detto che i bilanci si fanno ai compleanni?
Poi dici a uno gli viene l'ansia da compleanno e la depressione pre-compleanno. Che è tipo una sindrome premestruale. Uguale: stesso rodimento di culo immotivato, senza nemmeno la scusa degli ormoni.
Sono sempre rimasta spiazzata da quelli che: “Ooooh buon compleanno!!” “Eh... lasciame perde, và! Non me ne parlà...che aaaansia...”.
E tu lì, con la faccia a metà tra il punto interrogativo e i puntini di sospensione...(sì, associo spesso le espressioni alla punteggiatura nella mia immaginazione, capita).

Io, per esempio, il compleanno l'ho sempre preso con un certo entusiasmo. Quell'entusiasmo straripante di quando hai 5 anni e nell'aria c'è l'emozione della preparazione della festa ( ho sempre amato le feste!): i palloncini, i festoni, le sedie messe in fila sui lati della stanza/giardino, le pizzette sul tavolo e il silenzio che c'è prima (interrotto da te che con aria furtiva, approfitti di mamma che va a prendere i succhi dentro casa e te ne ficchi 2 in bocca al volo, di pizzette. Per assaggiare eh!).
E poi stai lì, che aspetti gli invitati. E i loro regali...eheheh che bella cosa i regali! A me basta che mi fai scartare qualcosa e sono una donna felice, pure se mi incarti le Vigorsol mi vengono gli occhi a cuoricino.

Ecco io sono cresciuta, ma sono rimasta all'entusiasmo cinquenne. Invariato. L'ansia degli anni che passano non riesco proprio a farmela venire e soprattutto non ci riesco a farmela venire il giorno della mia festa. Che mica si invecchia di botto in un giorno per recuperare l'anno passato, se ci pensate. Non è che il compleanno va visto come un punto di non ritorno, un inevitabile giro di boa che ci lancia spediti verso il baratro, e mammamia!
Sarà che per me la vita non è una somma di anni, ma di giorni. Anzi potrei scindere ancora di più.
E per me il compleanno è sempre stato questo: un giorno come gli altri fondamentalmente, solo che è dedicato a te, è la tua festa.
Me la sono sempre goduta alla grande la mia festa. Che per le paranoie c'è sempre molto tempo, e io ne sono l'esempio vivente :)
Adoro le feste, adoro le sorprese, adoro gli amici, adoro i regali e la torta.
Sì, ho 5 anni ma sguazzo nel corpo di una di 25.
Quindi oggi io:
-voglio organizzare una festa;
-mi sono fatta una sorpresa scrivendo di nuovo qui dopo mesi di silenzio;
-voglio stare con chi amo e mi ama, e voglio essere contenta ogni volta che qualcuno mi dirà di avermi pensata oggi;
-voglio farmi un regalo e...
-voglio una torta! Anche più di una.
E ammettiamolo che ho già iniziato a festeggiare a mezzanotte che qualcuno una sorpresa me l'ha già fatta... *-*

Che bella la vita, olè.






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